sabato 27 ottobre 2012



Hanno ragione, hanno ragione,
mi han detto:"E' vecchio tutto quello che lei fa,
parli di donne da buon costume,
di questo han voglia se non l'ha capito già."
E che gli dico:"Guardi, non posso, 
io quando ho amato
ho amato dentro gli occhi suoi,
magari anche fra le sue braccia
ma ho sempre pianto per la sua felicità."

 
Luci a San Siro di quella sera
che c'è di strano siamo stati tutti là,
ricordi il gioco dentro la nebbia?
Tu ti nascondi e se ti trovo ti amo là.
Ma stai barando, tu stai gridando,
così non vale, è troppo facile così,
trovarti amarti giocare il tempo
sull'erba morta con il freddo che fa qui.

Ma il tempo emigra mi han messo in mezzo
non son capace più di dire un solo no
Ti vedo e a volte ti vorrei dire
ma questa gente intorno a noi che cosa fa?
Fa la mia vita, fa la tua vita
tanto doveva prima o poi finire lì
ridevi e forse avevi un fiore
ti ho capita, non mi hai capito mai.

Scrivi Vecchioni, scrivi canzoni
che più ne scrivi più sei bravo e fai danè
tanto che importa a chi le ascolta
se lei c'è stata o non c'è stata e lei chi è?

Fatti pagare, fatti valere
più abbassi il capo più ti dicono di si
e se hai le mani sporche che importa 
tienile chiuse e nessuno lo saprà.

Milano mia portami via, fa tanto freddo,
ho schifo e non ne posso più,

facciamo un cambio prenditi pure
quel po' di soldi quel po' di celebrità
ma dammi indietro la mia seicento,
i miei vent'anni e una ragazza che tu sai
Milano scusa stavo scherzando,
luci a San Siro non ne accenderanno più.

venerdì 19 ottobre 2012



È proibito piangere senza imparare, svegliarti la mattina senza sapere che fare. 
Avere paura dei tuoi ricordi. 
È proibito non sorridere dei problemi, non lottare per quello che desideri, e desistere, per paura. 
Non cercare di trasformare i tuoi sogni in realtà. 
È proibito non dimostrare il tuo amore fare pagare agli altri i tuoi malumori. 
È proibito abbandonare i tuoi amici, non cercare di comprendere coloro che ti stanno accanto, e chiamarli solo quando ne hai bisogno.
È proibito non essere te stesso davanti alla gente, fingere davanti alle persone che non ti interessano, essere gentile solo per farti ricordare, dimenticare tutti coloro che ti amano.
È proibito non fare le cose per te stesso, avere paura della vita e dei suoi compromessi, non vivere ogni giorno come se fosse il tuo ultimo respiro.
È proibito sentire la mancanza di qualcuno senza gioire, dimenticare i suoi occhi e il suo sorriso, solo perché le vostre strade hanno smesso di incontrarsi.
Dimenticare il passato e farlo scontare al presente.



suggerito da  Beatrice Pennisi

martedì 16 ottobre 2012



Ho sceso, dandoti il braccio, almeno un milione di scale 
e ora che non ci sei è il vuoto ad ogni gradino. 
Anche così è stato breve il nostro lungo viaggio. 
Il mio dura tuttora, né più mi occorrono 
le coincidenze, le prenotazioni, 
le trappole, gli scorni di chi crede
che la realtà sia quella che si vede.

Ho sceso milioni di scale dandoti il braccio
non già perché con quattr'occhi forse si vede di più.
Con te le ho scese perché sapevo che di noi due
le sole vere pupille, sebbene tanto offuscate,
erano le tue.

- Eugenio Montale


suggerito da Emanuele Liotta 

Tiziano Terzani


"Oggi l'economia è fatta per costringere tanta gente a 

lavorare a ritmi spaventosi per produrre delle cose perlopiù  

inutili che altri lavorano a ritmi spaventosi per poter 

comprare. Ma non dà felicità alla gente."