lunedì 30 gennaio 2012

Siamo la generazione più silenziosa della storia. La nostra discrezione sembra rubata dall'anima di un gatto: senza lasciare tracce passiamo le giornate leggendo, studiando, cantando. Sembra quasi che ci stiamo preparando per qualcosa di importante, ma la verità è diversa: non stiamo facendo niente, non stiamo dicendo niente. Dal gatto abbiamo ereditato la discrezione, ma non l'abilità di afferrare qualcosa al volo; così lasciamo scivolare via la possibilità di strattonare la realtà, scuoterla, aggiungerne voci nuove. Stiamo correndo via come una folata di vento fresco, che però non entra nelle camere, non fa attrito.
Aggrappiamoci. Graffiamo i vetri, distruggiamo le porte. Urliamo, fischiamo
più forte che possiamo, tiriamo via quelle tendine che impediscono la vista di realtà marce, portiamo negli occhi di chi dorme polvere, così che si svegli e guardi, finalmente, il mondo spento che ha intorno. Magari non cambieremo niente, magari rimarrà tutto come prima, ma ci avremo tentato, avremo smosso le acque, avremo fatto oscillare quella barca che adesso è fermamente ancorata all'oleoso fondo pieno di cadaveri.
Smuoviamolo,
facciamo attrito.

Anna

2 commenti:

  1. Risposte
    1. Tendine? Abbiamo dei sipari davanti agli occhi! Dalle tendine la realtà può trasparire...le tendine, a volte, possono aiutarti a sognare un mondo diverso, e sognare non è mai sbagliato.
      Dai sipari non traspare nulla di nulla..a meno che non decidiamo di aprire il nostro sipario e lottare, aggrapparsi,graffiare..in breve..vivere !! :)

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