sabato 22 settembre 2012


Nel fondo profondo dentro il corpo lì abita l’anima.

Nessuno ancora l’ha vista eppure tutti sanno che esiste. Esiste, senza ombra di dubbio.
E tutti sanno, anche, che cosa c’è dentro di lei …
Dentro l’anima nel suo bel mezzo sta lì, ritta su una sola zampetta una rondine.
La Rondine!
Il suo nome è Rondine dell’anima …
E’ lei che sente tutto quello che noi sentiamo.
Quando qualcuno ci fa del male la Rondine dell’anima vaga mogia nel nostro corpo, di qua, di là, per ogni angolo, con il peso di pesanti patimenti.
Quando qualcuno ci vuole bene saltella, la Rondine dell’anima, saltella, fa piccoli balzi d’allegria, avanti e indietro, su e giù.
Quando qualcuno ci chiama per nome la Rondine dell’anima sta bene attenta al suono della voce di chi chiama:
vuol riconoscere quale sia la natura del suo richiamo.
Quando qualcuno si arrabbia con noi la Rondine dell’anima si racchiude in se stessa e triste e silenziosa se ne sta.
Però, quando qualcuno ci stringe in un abbraccio la Rondine dell’anima che abita nel profondo del nostro corpo diventa grande grande sino quasi a riempire di sé tutto lo spazio che trova dentro noi.
Quel che c’è di bene al mondo lei lo trova in un abbraccio stretto stretto.
Nel fondo profondo, dentro il corpo lì abita l’anima. Nessuno ancora l’ha vista eppure tutti sanno che esiste. E mai, mai è nato alcun uomo senza che per lui un’anima ci fosse.
Così l’anima si annida dentro di noi nel momento stesso in cui veniamo al mondo.
E non ci abbandona, non una sola volta finché siamo vivi.
Come l’aria che l’uomo respira dal momento in cui nasce sino al momento in cui se ne va.
E ora sicuro vorrete sapere com’è fatta la Rondine dell’anima.
Oh, non c’è nulla di più semplice.
E’ fatta di tanti cassettini.
NOn si possono aprire sull’istante, già, perché ognuno è chiuso a chiave, con una chiavetta che funziona solo per lui. E’ tutta sua.
La Rondine dell’anima è proprio l’unica che possa aprire i cassettini.
In che modo? Nulla è più semplice: con l’altra sua zampetta.
La Rondine dell’anima sta ritta su una zampetta sola. Con l’altra sua zampetta che tiene ripiegata sotto il corpo può far girare la chiave di quel cassettino che vuole aprire.
La spinge nella toppa, gira, ed ecco che tutto quel che c’è nel cassetto se ne esce in libertà dentro il corpo.
E poiché Tutto quello che noi sentiamo ha un suo proprio cassetto la Rondine dell’anima è una moltitudine di cassettini.
C’è il cassetto della gioia e quello della tristezza, il cassetto dell’invidia e quello della speranza, il cassetto dell’illusione perduta e quello della disperazione, c’è il cassetto della pazienza e quello del nervosismo.
C’è persino il cassetto dell’odio, il cassetto della rabbia, ma anche quello della dolcezza e della cortesia, quello della pigrizia e quello…dell’insulsaggine.
E, infine, il cassetto dei segreti più segreti, quello che quasi mai viene aperto.
Ci sono molti altri cassetti.
Per parte vostra potete aggiungerne tanti: quanti ne volete!
Capita a volte che l’uomo possa scegliere da sé e indicare alla Rondine dell’anima quale chiave vuol far girare, quale cassetto aprire.
Ma a volte è la Rondine dell’anima che decide per lui.
Un esempio: lui vuole stare zitto e dà istruzione alla Rondine dell’anima di aprire il cassettino dello star zitti. Ma lei, di testa sua, apre quello della chiacchiera, e lui parla, parla senza neanche volerlo!
Un altro esempio: lui cerca di dare ascolto alla pazienza. Ma lei gli apre il cassettino del nervosismo e così lo fa diventare nervoso.
Capita così che lui sia geloso senza averne la minima intenzione.
Capita così che lui combini solo guai anche se vuol essere d’aiuto.

Perché davvero la Rondine dell’anima non sempre si lascia comandare ma solo qualche volta.
E allora, a volte, gli combina dei pasticci…
Così non è difficile comprendere che ogni uomo è diverso dall’altro per la Rondine dell’anima che sta dentro di lui.
C’è quella che già sul far del mattino spalanca il cassettino della gioia: e la gioia si diffonde per tutto il corpo. E l’uomo di questa Rondine sarà pieno di gioia.
Ma poi c’è quella Rondine dell’anima che spalanca per lui il cassettino del dolore… Il dolore allora esce e si diffonde e diventa padrone dell’uomo in ogni cosa e in ogni suo momento. Così, sino a quando la Rondine non chiude quel cassettino non troverà più pace al suo dolore.
C’è la Rondine che -poverina!- apre sempre cassetti poco piacevoli…
E la Rondine che -buon per lei!- sceglie fra i cassetti quel che meglio le si addice.
Ma la cosa più importante è star bene ad ascoltare la Rondine dell’anima .
Capita a volte ch’essa chiami e noi non la sentiamo. Peccato!
Vuole raccontarci di ciò che siamo noi, vuole raccontarci di quei sentimenti che stanno chiusi nei cassetti dentro di lei.
C’è chi l’ascolta un momento dopo l’altro,
c’è chi l’ascolta per un momento, ogni tanto,
e c’è chi l’ascolta una sola volta, in tutta la vita.
Allora val forse la pena chissà, nel pieno della notte, quando tutto tace, di stare, un poco, ad ascoltare la Rondine dell’anima che sta dentro di noi nel profondo dentro il nostro corpo.
 
 Michal Snunit, la Rondine dell'anima, versione integrale

Austro, 19.09.2012
suggerita da Sofia Reitano

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