C’ero una volta io, ma non andava bene. Mi capitava di
incontrare gente per strada e di scambiarci due parole, e per un po’ la
conversazione era simpatica e calorosa, ma arrivava sempre il momento in
cui mi si chiedeva “Chi sei?” e io rispondevo “Sono io”, e non andava
bene. Era vero, perché io sono io, è la cosa che sono di più, e se devo
dire chi sono non riesco a pensare a niente di meglio. Eppure non andava
bene lo stesso: l’altro faceva uno sguardo imbarazzato e si allontanava
il più presto possibile. Oppure chiamavo qualcuno al telefono e gli
dicevo “Sono io”, ed era vero, e non c’era un modo migliore, più
completo, più giusto di dirgli chi ero, ma l’altro imprecava o si
metteva a ridere e poi riagganciava.
Così mi sono dovuto adattare. Prima di tutto mi sono dato un nome, e
se adesso mi si chiede chi sono rispondo: “Giovanni Spadoni”. Non è un
granché, come risposta: se mi si chiedesse chi è Giovanni Spadoni
probabilmente direi che sono io. Ma, chissà perché, dire che sono
Giovanni Spadoni funziona meglio. Funziona tanto bene che nessuno mai mi
chiede chi è Giovanni Spadoni: si comportano tutti come se lo
sapessero.
Invece di chiedermi chi è Giovanni Spadoni gli altri mi chiedono dove
e quando sono nato, dove abito, chi erano mio padre e mia madre. Io gli
rispondo e loro sono contenti. E forse sono contenti perché credono che
io sia quello che è nato nel posto tale e abita nel posto talaltro, e
che è figlio di Tizio e di Caia e padre di questo e di quello. Il che
non è vero, ovviamente: non c’è niente di speciale nel posto tale o
talaltro, o in Tizio o in Caia. Se fossi nato altrove, in un’altra
famiglia, sarei ancora lo stesso, sarei sempre io: è questa la cosa che
sono di più, la cosa più vera e più giusta che sono. Ma questa cosa non
interessa a nessuno: gli interessa dell’altro, e quando lo sanno sono
contenti.
Una volta c’ero io, e non andava bene. Adesso c’è Giovanni Spadoni,
che è nato a X e vive a Y e così via. E io non sono niente di tutto
questo, ma le cose vanno benissimo.
- suggerita da Agnese Reitano;
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