domenica 27 novembre 2011

Se . . .

Se riesci a mantenere la calma quando tutti attorno a te
la stanno perdendo e danno la colpa a te;

Se sai aver fiducia in te stesso quando tutti dubitano di te,
tenendo però nel giusto conto i loro dubbi;
Se sai aspettare senza stancarti di aspettare,
o essendo calunniato non rispondere con calunnie,
o essendo odiato non dare spazio all'odio senza tuttavia sembrare troppo buono,
nè parlare troppo da saggio;
Se sai sognare senza fare dei sogni i tuoi padroni;
Se riesci a pensare senza fare dei pensieri il tuo fine;
Se sai incontrarti con il successo e la sconfitta e
trattare questi due impostori proprio allo stesso modo;
Se riesci a sopportare di sentire la verità che tu hai detto,
distorta da imbroglioni che ne fanno una trappola per ingenui;
o guardare le cose, per le quali hai dato la
vita, distrutte e umiliarti a ricostruirle con i tuoi
strumenti ormai logori;
Se sai fare un'unica pila delle tue vittorie e rischiarlain un solo colpo a testa o croce e perdere, e
ricominciare di nuovo dall'inizio senza mai lasciarti
sfuggire una parola su quello che hai perso;
Se sai costringere il tuo cuore, i tuoi nervi, i tuoi
polsi a sorreggerti anche dopo molto tempo che non te li
senti più e così a resistere quando in te non c'è più
nulla tranne la volontà che dice loro: "Resistete!"

Se sai parlare con i disonesti senza perdere la tua
onestà o passeggiare con i re senza perdere il comportamento normale;
Se non possono ferirti né i nemici, né gli amici affettuosi;
Se per te contano tutti gli uomini, ma nessuno troppo;
Se riesci a riempire l'inesorabile minuto dando valore ad ogni istante che passa,
tua è la Terra e tutto ciò che vi è in essa, e - quello che più conta -
tu sarai un uomo, figlio mio!


 R. Kipling

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